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Tecnologie IoT per trasporti e logistica: sfide e opportunità

Scritto da Matteo Rossini | 17 giugno 2025

Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di Internet of Things, o IoT, in tantissimi settori, dalla casa intelligente alla sanità. 

Ma è nella logistica che questa tecnologia sta rivoluzionando davvero il modo di lavorare. Grazie a sensori, dispositivi connessi e dati in tempo reale, oggi siamo in grado di tracciare una spedizione, monitorare un magazzino o ottimizzare una consegna come mai prima d’ora. 

Insieme alle opportunità, l’IoT porta anche nuove sfide: serve infrastruttura, serve sicurezza e, soprattutto, una visione chiara di come integrarlo davvero nella propria catena logistica.

Vediamo insieme qual è il legame tra IoT e logistica e come gestirlo.

Cosa si intende per IoT?

Quando parliamo di IoT (Internet of Things) ci riferiamo a tutti quei dispositivi fisici che, grazie a sensori e connessioni di rete, sono in grado di raccogliere e scambiare dati tra loro e con altri sistemi. In pratica, oggetti che una volta erano “inerti” (come pallet, furgoni, macchinari o scaffali) oggi possono diventare intelligenti e comunicare informazioni in tempo reale. 

Quali sono i vantaggi dell’IoT applicati alla logistica?

L’IoT sta portando una vera e propria rivoluzione nella logistica, con vantaggi concreti che migliorano l’intera catena di distribuzione.

Uno dei principali vantaggi è la tracciabilità continua delle merci. Grazie a dispositivi IoT come sensori GPS, RFID e etichette intelligenti, è possibile monitorare posizione, stato e condizioni ambientali (come temperatura o umidità) di un pacco durante tutto il suo percorso. Il risultato è meno smarrimenti, meno danni e meno reclami.

L’IoT consente anche una gestione più dinamica delle operazioni. Le informazioni raccolte aiutano a ottimizzare i percorsi di consegna, ridurre i tempi morti e prevenire eventuali criticità prima che diventino problemi reali. Pensiamo a un magazzino con scaffali “smart” che avvisano quando un prodotto sta per terminare: si può rifornire prima ancora che manchi, migliorando la disponibilità e riducendo le rotture di stock.

Un altro beneficio è che grazie all’integrazione tra dispositivi, software e algoritmi, è possibile automatizzare molti processi, come il picking e il monitoraggio dei carichi, con vantaggi enormi in termini di tempo, costi e precisione. 

Il risultato finale è una catena logistica più fluida, affidabile e competitiva, capace di adattarsi ai ritmi del mercato che conosciamo oggi.

I dispositivi IoT che stanno trasformando la logistica

L’adozione dell’IoT nella supply chain si basa su una rete di dispositivi connessi che rilevano, registrano e trasmettono dati in tempo reale. Ecco i dispositivi IoT che dovresti conoscere.

Sensori ambientali

I sensori ambientali servono principalmente per il trasporto di merci sensibili. La loro funzione è monitorare variabili come temperatura, umidità, vibrazioni e luce. Sono usati soprattutto in settori regolamentati come il farmaceutico o l’agroalimentare, dove anche una minima deviazione può compromettere la qualità del prodotto. 

Questi sensori inviano allarmi in tempo reale se le condizioni superano le soglie impostate, permettendo un intervento immediato. Oltre a migliorare la qualità del servizio, sono anche una garanzia importante per il cliente finale.

Tag RFID

I tag RFID (Radio Frequency Identification) permettono di identificare e tracciare automaticamente gli oggetti, anche a distanza e senza necessità di contatto visivo diretto, a differenza dei classici codici a barre. 

Ogni tag contiene un microchip con un identificativo univoco che viene letto da un ricevitore. Questa tecnologia è ampiamente utilizzata per il tracciamento di pallet, contenitori e singoli colli, riducendo drasticamente gli errori di inventario e velocizzando le operazioni di carico/scarico nei magazzini.

Etichette intelligenti (Smart Labels)

Simili agli RFID ma ancora più evolute, le etichette intelligenti combinano identificazione digitale e sensori. Possono monitorare parametri ambientali e geolocalizzazione, rendendole ideali per prodotti deperibili o di alto valore. 

Alcune smart labels sono usa e getta, altre ricaricabili e riutilizzabili. La loro forza sta nella facilità di applicazione su qualsiasi pacco e nella possibilità di ricevere aggiornamenti in tempo reale lungo tutto il viaggio del prodotto.

Dispositivi GPS

Il GPS resta un pilastro dell’IoT in logistica. I localizzatori satellitari, integrati nei veicoli o collegati a container e colli, offrono tracciamento preciso e continuo. Permettono di seguire una spedizione in ogni fase, di ottimizzare le rotte, evitare zone a rischio o congestioni e ridurre tempi di consegna.

Beacon Bluetooth

I beacon sono piccoli trasmettitori Bluetooth a bassa energia, utilizzati soprattutto per monitorare spostamenti all’interno di spazi chiusi come magazzini, centri di distribuzione o stabilimenti produttivi. Permettono di analizzare i flussi di lavoro, individuare aree di congestione e raccogliere dati sui tempi di percorrenza. Puoi utilizzarli per migliorare l’organizzazione interna e ottimizzare la disposizione fisica degli spazi.

Dispositivi NB-IoT e LTE-M

Queste tecnologie di connessione IoT a bassa potenza sono progettate per coprire lunghe distanze con bassi consumi energetici, rendendole ideali per dispositivi installati in container, carichi su lunga distanza o in zone con copertura instabile.

Sono utili per gestire aggiornamenti periodici di posizione e stato, garantendo autonomia di funzionamento per mesi o anni, senza bisogno di ricariche frequenti.

Robot e droni autonomi

Sempre più presenti nei magazzini moderni, i robot IoT e i droni inventariali sono dispositivi che si muovono autonomamente, mappano l’ambiente, raccolgono dati e svolgono operazioni logistiche come il picking, il trasporto di merci o il controllo dell’inventario. Grazie alla connessione costante con il sistema centrale, sono in grado di lavorare in sincronia con le altre risorse, riducendo errori e aumentando la produttività.

A che serve l’IoT nelle spedizioni: più controllo, meno imprevisti

Quando parliamo di spedizioni, sappiamo che ogni dettaglio conta: tempi, condizioni, tracciabilità, costi. È proprio qui che l’IoT sta facendo la differenza. Grazie a sensori intelligenti e dispositivi connessi, oggi è possibile monitorare ogni fase della spedizione con una precisione impensabile fino a qualche anno fa. Oggi possiamo addirittura avere informazioni costanti sul suo stato, sulla sua posizione esatta e sulle condizioni in cui sta viaggiando.

Ad esempio, con un sistema IoT ben integrato, un’azienda può sapere in tempo reale se un collo ha subito un urto, se la temperatura si è alzata troppo, se il mezzo che lo trasporta è fermo da troppo tempo o ha deviato dal percorso. Questo vale sia per spedizioni B2B che per consegne ai clienti finali. 

L’IoT nelle spedizioni permette anche di gestire meglio i picchi di domanda, ottimizzando l’allocazione delle risorse e garantendo livelli di servizio più stabili. In un contesto in cui la logistica dell’ultimo miglio è sempre più critica (pensiamo al boom dell’eCommerce) avere dati precisi e aggiornati è un vantaggio competitivo enorme.

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