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Costi e-commerce: come calcolarli (e come ridurli)

Scritto da Matteo Rossini | 04 luglio 2023

Conoscere i costi di un e-commerce è il primo passo per pianificare in modo efficiente il suo sviluppo e ridurre le spese fisse e variabili della tua attività.

Avere un e-commerce rappresenta sicuramente una grande opportunità di crescita professionale ed economica. A confermarlo sono i dati: secondo una statistica riportata su Forbes, entro il 2026 il 24% degli acquisti al dettaglio avverrà online.

Ecco perché aprire un business online è una scelta profittevole, a patto di saper individuare i costi (anche quelli nascosti!) e ridurli. Tra le spese più impattanti per un e-commerce ci sono sicuramente i costi pubblicitari, ma anche le spedizioni. La buona notizia è che le spese per le spedizioni possono essere drasticamente abbattute, seguendo alcuni accorgimenti.

Vediamo insieme come calcolare i costi di un e-commerce e come ridurli, per aumentare la tua marginalità.

Quali sono le spese di un e-commerce?

Avviare un e-commerce è senza dubbio più rapido e veloce dell’apertura di un negozio fisico. Nonostante questo, ci sono sicuramente alcune voci di spesa da considerare, sia in fase di startup, sia in fase di mantenimento di uno store online.

Le voci di spesa ricorrenti di un e-commerce sono:

  • Lo sviluppo della piattaforma di vendita (e, dunque, del sito web)
  • L’acquisto e il rinnovo di dominio e hosting
  • Il design e lo sviluppo UX
  • La gestione dei contenuti e della comunicazione
  • Le campagne di advertising
  • Le spedizioni.

Analizziamo singolarmente ciascuna di queste voci.

#1 - Lo sviluppo della piattaforma di vendita

L’avvio di un e-commerce inizia dallo sviluppo del sito web. Nello specifico, creare un e-commerce è un processo generalmente più complesso rispetto ad un sito web “ordinario”.

Questo perché vanno incluse una serie di funzionalità specifiche come il carrello, il sistema di pagamento, i form di registrazione cliente e altre personalizzazioni. 

Definire un costo “universale” è difficile, perché i fattori in gioco sono diversi. 

Ad esempio, ad impattare sul prezzo, ci sono le personalizzazioni richieste, la piattaforma utilizzata, l’esperienza dei tecnici, l’eventuale supporto per l’assistenza tecnica, il materiale fotografico per le pagine prodotto.

Il nostro consiglio per ridurre i costi è quello di affidarti a professionisti e consulenti che sappiano illustrarti pro e contro di ogni scelta, guidandoti passo dopo passo nello sviluppo del tuo progetto, dalla definizione dell’user experience fino alla prima release. Confrontare preventivi e chiedere più pareri è un approccio utile per conoscere le diverse possibilità e farti un’idea concreta sui costi.

#2 - L’acquisto e il rinnovo di dominio e hosting

Una delle primissime attività da fare per lanciare un e-commerce è scegliere un nome e acquistare il dominio. Abbiamo già parlato della scelta del nome dominio in questo blog, ma possiamo dire che si tratta di una scelta importante soprattutto per migliorare la riconoscibilità del marchio. 

I prezzi di un dominio possono variare in base all'estensione del dominio scelto (.com, .it, .org o altri) e alla “popolarità” del nome scelto. Ad esempio, ci sono domini che costano pochi euro l’anno, ma anche domini che possono superare le migliaia di euro.

Oltre al dominio, il tuo e-commerce dovrà poggiare su uno spazio hosting solido e affidabile. Anche nel caso dell’hosting, ci sono tantissimi servizi sul mercato, con costi variabili in base a specifiche tecniche, prestazioni, mole di traffico previsto e opzioni di supporto.

Anche in questo caso, il consiglio migliore è confrontare diverse opzioni sul mercato e scegliere quella più vicina alle tue esigenze e con il miglior compromesso qualità-prezzo.

#3 - Il design e lo sviluppo UX

Uno dei componenti di un sito web di successo risiede nel design e nella progettazione. Un e-commerce deve essere semplice e intuitivo, per rendere quanto più essenziale possibile il processo d’acquisto.

Un design curato attira l’attenzione e accompagna l’utente in ogni sua azione all’interno delle pagine prodotto. A questo si affianca una cura dell’UX (user experience), determinante per aumentare la soddisfazione degli utenti, migliorando la loro percezione del brand e incentivarli a tornare in futuro.

#4 - La gestione dei contenuti

Per mantenere il tuo e-commerce sempre aggiornato per i clienti (o potenziali tali), è importante investire nella creazione di contenuti, come descrizioni dei prodotti, articoli del blog, guide o altre risorse. 

Ad esempio, i contenuti che vengono più spesso creati per un e-commerce sono:

  • Fotografie dei prodotti, da inserire nelle schede prodotto online (ma anche in eventuali cataloghi);
  • Post per i social media;
  • Video per i social media;
  • Articoli di blog che mostrano i benefici del prodotto;
  • Guide e risorse scaricabili con consigli per i clienti;
  • Email di aggiornamento periodiche e sequenze di recupero carrello.

La creazione di questi contenuti può generare dei costi legati all’assunzione di un copywriter. I costi possono variare in base a tantissimi fattori, dalla mole di contenuti da generare all’esperienza dei copywriter.

#5 - Le campagne di advertising

Promuovere un e-commerce richiede spesso investimenti in marketing e pubblicità online. Molto spesso chi ha e-commerce investe in campagne pubblicitarie sui motori di ricerca e sui social media per generare traffico e vendite. 

Il budget per le campagne è una variabile importante quando si parla di spese di un e-commerce: per alcuni e-commerce, questo ammonta al 10-15% del fatturato annuo complessivo.

#6 - Le spedizioni

Veniamo ora ad una delle voci di spesa più rilevanti per un e-commerce: le spedizioni. Il mercato delle spedizioni ha subito moltissime rivoluzioni degli ultimi anni, complice anche l’aumento delle vendite online innescato dalla pandemia.

Avere un servizio di spedizioni efficiente è fondamentale per chi vende online: questo perché il costo della spedizione influisce direttamente sulle possibilità di conversione, ma anche sulla soddisfazione di un cliente. Spedizioni molto costose o lente possono spingere un cliente a non acquistare più e ad avere un’esperienza negativa nel tuo store.

Parlando di dati, una statistica ha confermato che il 68% degli acquirenti online non ha effettuato un acquisto online per l’assenza della spedizione gratuita. In più, la spedizione gratuita ha dimostrato di: 

  • Aumentare il volume medio degli ordini (AOV) del 97%
  • Ridurre l'abbandono del carrello del 18%.

Come controllare i costi delle spedizioni con Spedire

Offrire la spedizione a basso costo o addirittura gratuita può essere determinante per un e-commerce. Ecco perché è così importante scegliere con cura i corrieri a cui affidarti.

Con SpedirePRO potrai confrontare decine di offerte e ottenere preventivi personalizzati per il tuo store, ai prezzi più bassi del web. 

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