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Come la digital logistics rivoluziona il supply chain management

Scritto da Il team di SpedirePRO | 26 luglio 2021

La trasformazione digitale è un ciclone che sta rivoluzionando il mondo della logistica imponendo cambiamenti tecnologici, culturali e organizzativi.

Le aziende che restano immobili rischiano in breve tempo perdita di competitività e marginalizzazione a tutto vantaggio di chi sta sfruttando i benefici derivanti dalla digital logistics.

La digitalizzazione dei processi infatti, consente di supportare in modo più produttivo, efficiente e sicuro i processi di movimentazione interna delle merci e di consegna dei prodotti ai clienti, con l'evidente pregio di ridurre i costi e risparmiare tempo.

In questo quadro diventa fondamentale il ruolo del supply chain management che ha l'obiettivo di controllare le prestazioni lungo tutta la catena di distribuzione e migliorarne l'efficienza.

Grazie alla gestione dei dati derivanti dai diversi processi è possibile abbassare il time to market, diminuire i prezzi dei prodotti e ottimizzare il servizio offerto al cliente finale razionalizzando sia i costi operativi sia il capitale impiegato.

Il supply chain management, dunque, rappresenta un punto cardine per le aziende che vogliono aumentare la loro competitività sul mercato.

Per rendere efficiente l'intera catena di distribuzione, però, è necessario definire delle metodologie gestionali e adottare soluzioni software in grado di semplificare la produzione, minimizzare gli sprechi e identificare come imballare le merci per massimizzare i profitti.

Vediamo allora in che modo l'innovazione e la digital logistics possono agevolare il supply chain management.

Cos'è la digital logistics?

Quali sono le differenze tra digital logistics e logistica tradizionale?

Quali tecnologie possono migliorare il supply chain management

Le 4 funzioni del supply chain management

Perché passare alla digital logistics?

 

 

Cos'è la digital logistics?

Possiamo definire la digital logistics come un continuo processo di integrazione di tecnologie di ultima generazione in aree come la gestione degli ordini, lo stoccaggio o il trasporto.

Con la digitalizzazione dei processi, la raccolta dei dati - che tradizionalmente veniva effettuata manualmente con possibili errori umani o ritardi - diventa informatizzata così da migliorare e velocizzare tanto i processi quanto le strategie.

La digital logistics, inoltre, consente anche di automatizzare le operazioni di routine permettendo agli operatori di risparmiare tempo prezioso, che può essere utilizzato per svolgere attività più importanti.

Adeguandosi ai cambiamenti in atto, il settore della logistica è in grado di rispondere ad una produzione sempre più efficiente, trasformandosi all'evolvere dei processi industriali.

Grazie a piattaforme web integrate, Internet of Things (IoT), intelligenza artificiale (AI), Big Data analytics, sistemi cloud o robot, le aziende sono oggi in grado di:

  • Garantire comunicazioni sempre più veloci
  • Disporre di una maggiore quantità di dati condivisi
  • Automatizzare le attività ripetitive
  • Avere maggiore efficienza e trasparenza lungo tutta la filiera

L' IoT, in particolare, rende possibile tracciare l'intera catena distributiva in tempo reale riducendo tempi e costi per gli operatori coinvolti e i clienti finali che possono conoscere lo stato dell'ordine in qualsiasi momento.

La digital logistics non ha solo il pregio di rendere più efficiente la supply chain, ma anche quello di semplificare e migliorare i processi decisionali purchè si sia in grado di valorizzare i dati prodotti dalle diverse operazioni lungo tutta la catena di distribuzione.

Utilizzando software e dispositivi integrati, che collaborano e comunicano attraverso un sistema informativo centralizzato, tanto gli operatori quanto il management possono accedere alle informazioni di cui hanno bisogno.

In questo modo è più semplice prendere decisioni agili e supportate dai dati anche nel caso dovesse verificarsi un imprevisto.

 

 

Quali sono le differenze tra digital logistics e logistica tradizionale?

A differenza della logistica tradizionale, dove l'automazione è assente e le operazioni vengono svolte dagli operatori, nella digital logistics software, sensori e tecnologie avanzate automatizzano e razionalizzano buona parte dei processi.

Facciamo l'esempio di un magazzino: in quelli classici è l'operatore a doversi spostare verso le merci per le operazioni di picking e ad occuparsi del confezionamento e dell'invio dei prodotti.

Le scaffalature sono convenzionali e i carrelli frontali sono gli elementi che caratterizzano questo tipo di struttura.

Nei magazzini più evoluti, invece, i flussi logistici si basano su un approccio inverso: sono le merci a spostarsi verso l'addetto grazie ad una combinazione di sistemi automatizzati.

La movimentazione dei prodotti coinvolge di solito trasloelevatori al posto dei carrelli elevatori dotati di forche telescopiche e collegati direttamente al software WMS (Warehouse Management System) da cui ricevono gli ordini.

Una volta trasmesso l'ordine, i trasloelevatori svolgono le operazioni di deposito e prelievo velocemente andando a posizionare le merci direttamente sui nastri trasportatori, che a loro volta le faranno arrivare alle postazioni di picking.

Così come abbiamo visto per la gestione del magazzino la tecnologia può essere implementata in diverse aree della catena distributiva, ma non è detto che ogni azienda debba necessariamente dotarsi di tutti i più moderni dispositivi offerti dal mercato.

Esistono, infatti, diversi livelli di automazione che possono essere sfruttati in base alle specifiche esigenze di ogni impresa.

Abbiamo parlato sinora dalla digitalizzazione dei processi, ma la digital logistics riguarda anche l'evoluzione dell'impresa nel suo complesso.

L'utilizzo dei nuovi software e dispositivi influenza anche la gestione stessa del team, cambiando i processi lavorativi più tradizionali a favore di un sistema meno gerarchico e più flessibile.

 

Quali tecnologie possono migliorare il supply chain management

Supply chain management significa pianificare, gestire e rendere più efficienti i processi di produzione, acquisto e logistica.

L'obiettivo è quello di controllare le prestazioni e migliorare l'efficienza dell'intera catena distributiva per ottimizzare il livello di servizio reso al cliente finale, puntando sempre più alla personalizzazione delle esperienze, dei prodotti e dei servizi.

La digitalizzazione delle operazioni logistiche consente alle aziende di ridurre i costi e risparmiare tempo, ma quali sono i diversi ambiti tecnologici che interessano maggiormente
il supply chain management?

 

Internet of Things

L'IoT consente di conoscere con esattezza la posizione di un determinato prodotto in tempo reale, in questo modo è possibile monitorarne le condizioni di conservazione e rintracciarlo in qualsiasi momento.

In particolare, grazie alla tecnologie RFId (comunicazione da oggetti), ma anche Bluetooth, tag NFC e GPS è possibile tracciare le merci e condividere l'informazione tra i diversi attori della catena distributiva.

I sensori che connettono merci, impianti e mezzi di trasporto mettono in evidenza le possibili aree di miglioramento e si rivelano particolarmente utili in caso di anomalie o malfunzionamenti nei macchinari, tali da richiedere un intervento tempestivo.

Inoltre, la trasparenza informativa legata all'IoT consente di rendere più veloci ed efficienti i processi di lavorazione e di comunicazione, migliorandone le performance.

Grazie all'integrazione con il CRM, è possibile per le aziende predisporre un'offerta basandosi sullo sviluppo della domanda, proponendo così ai propri clienti servizi o prodotti in base alle loro reali esigenze.

 

Big Data Analytics

Avere accesso ad una vasta quantità di dati, e saperli analizzare, aiuta i supply chain manager ad ottimizzare il processo decisionale relativo alla catena di approvvigionamento.

Inoltre, disporre di informazioni sempre aggiornate aiuta a tenere sotto controllo i sistemi di trasporto e di distribuzione attraverso dati rilevanti generati da diversi fonti come: GPS, cellulari e dati transazionali delle operazioni aziendali.

Infine, grazie alle analisi predittive, è possibile avere una proiezione della possibile evoluzione della domanda anticipando così possibili tendenze future.

 

 

Cloud integration

I dati, come abbiamo visto, sono alla base del processo decisionale, eppure spesso vengono archiviati in quelli che vengono definiti silos, ossia in diversi sistemi quasi mai intercomunicanti.

Le piattaforme cloud consentono di integrare più risorse rendendo così disponibili le informazioni e i dati su richiesta dei diversi operatori lungo tutta la filiera, evitando così i silos di dati.

Collegando in rete più software, strumenti ed applicazioni la supply chain diventa più agile ed efficiente.

 

Automazione

L'automazione e la digitalizzazione delle diverse fasi di gestione, stoccaggio e destinazione delle merci sono senza dubbio due elementi che rivestono un ruolo chiave nella logistica 4.0.

Quello dell'automazione, in particolare, è uno degli aspetti che più sta interessando la logistica in quanto permette di liberare gli operatori da tutte le mansioni ripetitive consentendo loro di dedicare più tempo allo svolgimento di attività con più valore aggiunto.

La sfida per le aziende sarà quella di individuare quali modelli e strumenti adottare, integrare le diverse tecnologie con gli obiettivi di servizio da garantire e non ultimo selezionare e formare il personale addetto ai diversi livelli di gestione.

 

Le 4 funzioni del supply chain management

La gestione della catena di distribuzione prevede principalmente 4 funzioni:

  1. Allineamento dei flussi tra fornitori e clienti: che si tratti di informazioni, materiali o denaro poter tracciare queste informazioni in tempo reale grazie ad una piattaforma condivisa permette di evitare i colli di bottiglia a livello operativo e clienti poco soddisfatti

  2. Integrazione delle funzioni: grazie alla tecnologia, è possibile perfezionare le diverse aree a monte e a valle del percorso logistico, dalla gestione delle materie prime fino a quella delle consegne, passando per l'area marketing e il magazzino

  3. Coordinamento dei processi: il supply chain management si occupa di gestire tutta la catena di distribuzione, con particolare attenzione alla logistica e al rapporto con i fornitori. Si basa soprattutto sulla previsione, programmazione e coordinamento del flusso delle merci, e sulle aspettative del cliente finale. L'utilizzo della rete è imprescindibile per la coordinazione dei diversi attori e processi che intervengono lungo tutta la filiera

  4. Progettazione di sistemi complessi: la digital logistics mette a disposizione degli operatori strumenti di simulazione come i digital twin, ossia repliche virtuali informatiche di un sistema o prodotto che consente di simulare e comprendere come questo si comporterà durante l'uso reale.

Inoltre, Internet ha reso più semplici e immediate la coordinazione, l'integrazione e la comunicazione tra i diversi attori che operano lungo la catena di distribuzione.

Questo significa che diventa possibile prevedere la domanda e conoscere le esigenze dei consumatori il che si traduce in un numero minore di resi e in una migliore previsione della capacità produttiva e in un'ottimizzazione degli impianti e della logistica.

 

Perché passare alla digital logistics?

Grazie all'utilizzo delle più recenti tecnologie la digital logistics offre alle aziende diversi vantaggi che riguardano principalmente:

  • Il miglioramento della produttività, della visibilità, della tracciabilità e della sicurezza
  • L'ottimizzazione dei processi e l'accuratezza delle previsioni
  • La riduzione di errori e dei i costi
  • L'aumento della flessibilità operativa
  • L'automatizzazione delle attività ripetitive a basso valore aggiunto
  • Il supporto alle decisioni grazie all'utilizzo di dati reali

Allo stesso modo il supply chain management offre benefici in termini di efficienza, riduzione dei costi, maggiore collaborazione e profitti.

Per i manager, disporre di una visione dell'intero processo in tempo reale significa poter individuare eventuali aree critiche in modo tempestivo così da poterle gestire senza ritardi evitando possibili interruzioni che potrebbero avere ricadute economiche considerevoli.

Una catena distributiva ben progettata consente alle aziende di controllare meglio la domanda, trasportare la giusta quantità di merce, rispondere agli imprevisti, ridurre al minimo i costi della distribuzione e soddisfare la domanda dei clienti nel modo migliore possibile.