Hai un divano che non usi più, qualche oggetto vintage in soffitta o semplicemente vuoi liberarti di cose che non ti servono più? Bene: oggi puoi trasformare quegli oggetti dimenticati in denaro vero, grazie alla vendita di oggetti usati online.
Sempre più persone scelgono di vendere usato su internet, non solo per fare spazio in casa, ma anche per guadagnare in modo sostenibile e intelligente.
Puoi vendere facilmente vestiti, giocattoli, mobili, attrezzature o collezionismo: il mercato dell’usato è in continua crescita e offre tante opportunità per chi sa come muoversi.
In questa guida ti spiegheremo:
Se vuoi vendere qualche oggetto in più o aprire un vero e proprio negozio usato online, continua nella lettura.
La buona notizia è che quasi tutto può essere venduto online, ma se vuoi partire con il piede giusto è utile sapere quali oggetti usati hanno più mercato e come valorizzarli al meglio. Tra le categorie di oggetti più facilmente vendibili su Internet:
Una volta capito cosa puoi vendere, arriva la domanda più importante: dove vendere oggetti usati online in modo semplice e sicuro?
La scelta della piattaforma giusta ha, ovviamente, un grosso impatto. Ci sono siti per vendere oggetti online che chiedono commissioni ai venditori, altri ai compratori, altri in cui è più semplice vendere determinate categorie di prodotti.
Ecco una panoramica.
Conosciuto da tutti, eBay è una delle piattaforme più affidabili per vendere oggetti usati su internet, sia tramite aste sia a prezzo fisso. La consigliamo per oggetti vintage, elettronica, collezionismo, videogiochi, libri e accessori.
Grazie alla protezione acquirente/venditore e alla sua struttura internazionale, puoi vendere usato anche all’estero, raggiungendo milioni di utenti.
Poco conosciuto per l’usato, ma su Amazon è possibile vendere oggetti ricondizionati o in buone condizioni, in categorie come libri, dispositivi elettronici e giochi. Se ti stai chiedendo come vendere usato su Amazon, sappi che è necessario aprire un account venditore e rispettare alcune regole di qualità.
Facilissimo da usare, gratuito e perfetto per vendere oggetti usati a livello local. Puoi caricare le foto, aggiungere una descrizione e interagire direttamente con i potenziali acquirenti. Funziona molto bene per mobili usati, abbigliamento, oggetti voluminosi o per la vendita di divani usati, che spesso richiedono il ritiro di persona.
Sono i due principali portali italiani di annunci per la vendita di oggetti usati. Perfetti per inserzioni gratuite e mirate, soprattutto se vuoi vendere attrezzature usate, elettrodomestici, arredamento o strumenti da lavoro.
Su Subito, puoi scegliere se vendere con spedizione o solo con ritiro a mano, mentre Bakeca punta sulla semplicità dell’annuncio classico.
Sempre più popolare, Vinted ti permette di vendere abbigliamento usato, scarpe e accessori senza pagare commissioni. Il sistema è molto intuitivo: carichi una foto, inserisci taglia, marca, stato, e ricevi notifiche quando qualcuno è interessato.
Puoi anche acquistare abiti usati da altri utenti.
Su Etsy puoi vendere oggetti vintage, artigianato e creazioni uniche, purché abbiano almeno 20 anni (nel caso dei vintage) o siano prodotti fatti a mano. Ottimo per chi ha cose antiche da vendere, collezioni particolari o oggetti fatti a mano.
Se vuoi fare il salto e creare un tuo piccolo business, puoi aprire un mercatino dell’usato online, usando piattaforme come Shopify, WooCommerce o Ecwid.
Come puoi immaginare, richiede più lavoro iniziale, ma ti permette piena autonomia, maggiore visibilità e possibilità di costruire un brand legato all’usato.
Se stai iniziando a vendere oggetti usati online, probabilmente avrai pensato anche a questo aspetto: devo pagare le tasse su ciò che vendo? La risposta dipende da frequenza, volume e modalità delle tue vendite.
In Italia, la vendita occasionale tra privati (come liberarsi di oggetti vecchi, mobili, abiti o libri usati) non è soggetta a tassazione, a patto che:
In altre parole, se vendi il tuo usato per liberare spazio, senza fini speculativi, non devi aprire partita IVA né versare imposte.
Se invece l’attività diventa sistematica o professionale (es. vendi ogni giorno, fai acquisti per rivendere, o hai un tuo sito/brand), il fisco potrebbe considerarla attività commerciale vera e propria. In tal caso:
Se hai venduto un oggetto online, il prossimo passo sarà spedirlo. Alcune piattaforme hanno dei sistemi di spedizioni interne, mentre per altri potrai scegliere liberamente il corriere con cui spedire. Ecco cosa fare:
Per rendere tutto più semplice, puoi affidarti a Spedire.com, il comparatore che ti permette di confrontare in pochi secondi le offerte dei principali corrieri, prenotare la spedizione online e scegliere tra ritiro a domicilio o consegna in un punto locker.
Hai un’attività di vendita usato con volumi più alti? In questo caso ti conviene attivare SpedirePRO, la piattaforma avanzata per chi gestisce più ordini al mese, con dashboard dedicata, etichette automatiche e tracciamento centralizzato.
Per saperne di più, inizia da qui.