Tutti noi possediamo oggetti che non utilizziamo da anni. Oggetti che abbiamo conservato pensando che prima o poi li avremmo riciclati o accantonati, perché hanno un grande valore affettivo e dunque non riusciamo a sbarazzarcene.
Il passare del tempo, l’accumulo di altri oggetti e i cambiamenti, fanno sì che tutti questi prodotti diventino ingombranti e vadano dunque smaltiti.
Invece di buttarli, è possibile utilizzare le varie piattaforme disponibili online per venderli e guadagnare.
Il primo passo da fare qualora si tratti di oggetti particolari o di articoli che possono avere un valore economico, è quello di consultare un esperto e farsi fare una stima del prezzo.
Successivamente, ci si può iscrivere online, creare un proprio account in spazi dedicati e cominciare le trattative.
Gli oggetti e i prodotti che è possibile vendere online sono davvero numerosi: abbigliamento, smartphone, oggetti in oro, arredamento, libri e tanto altro ancora.
Allo stesso modo, sono tantissimi gli strumenti che possono essere utilizzati per la vendita, in questo articolo analizzeremo quali sono le principali piattaforme e come utilizzarle:
- eBay
- Amazon
- Facebook
Infine, ci occuperemo di capire effettivamente quanto è possibile guadagnare attraverso questi strumenti.
Vendere oggetti usati online: eBay
eBay rappresenta il sito di aste e di vendita online più diffuso al mondo, serio, preciso e professionale.
Il funzionamento di questo sito è piuttosto semplice e intuitivo: il soggetto che desidera vendere un prodotto si iscrive, inserisce i suoi dati e il metodo bancario con cui vuole completare le transazioni di acquisto e di vendita e gli è subito possibile iniziare a commerciare i suoi oggetti.
eBay permette di avere tutti i dati alla mano, caricare foto, descrizioni.
Un fattore ulteriormente positivo di eBay sono le stelle feedback. Ad ogni utente sono attribuite un numero di stelle, le quali garantiscono al soggetto un grado di professionalità e serietà. Questo strumento è utilizzato proprio per indicare il punteggio che possiede l’utente: maggiore è il numero di stelle, maggiore è la serietà e la professionalità.
I feedback vengono rilasciati dagli utenti con cui il soggetto interagisce, il quale, a sua volta, dovrà fare lo stesso. Il sistema della piattaforma è davvero molto serio e controllato, evitando così truffe e problematiche, a differenza di altri siti in cui si è meno tutelati.
Un errore che molti commettono è proprio relativo ai feedback. Per ottenere subito dei voti favorevoli, molti si fanno guidare dall’ansia e svendono i loro oggetti. Anche la paura della mancata conoscenza dei prodotti porta a sbagliare.Per questo è importante fare le cose con calma e rispettando i propri tempi.
Un metodo che è possibile sfruttare per guadagnare è proprio questo: conoscere il valore degli oggetti, acquistare quelli che vengono svenduti e rivenderli al loro prezzo.
È fondamentale ricordare sempre di non aver paura di chiedere il prezzo giusto di un oggetto. Se il valore è quello che ti viene comunicato, vendilo senza remore, sfruttando al meglio il sistema di vendita.
Per alcuni oggetti, saranno più indicate piattaforme di nicchia, rivolte direttamente a settori specifici, in altri casi si troverà l’obiettivo economico in piattaforme più generiche.
Perché? Semplice: molti oggetti destinati ad una nicchia ristretta, purtroppo, diventano vendibili solo ad esperti; questi si troveranno solo su siti specifici e faranno di tutto per trattare sul prezzo o per sminuire il valore dell’oggetto, proprio perché sono consci delle qualità e della rarità di un prodotto.
Chi si reca su siti generici, invece, troverà molti più utenti e magari appassionati, che invece di fare troppe problematiche, acquisteranno il tuo oggetto al tuo prezzo.
Vi sono principalmente tre settori molto diffusi nel commercio di materiale usato:
- Abiti
- Giocattoli
- Antiquariato, in particolare mobili
Il settore dell’abbigliamento è molto di nicchia e richiede una vasta esperienza se si vuole commerciare in modo continuativo e proficuo. Bisogna conoscere le manifatture, i pregi e i materiali; è insomma un settore molto delicato, ma che garantisce ottimi guadagni.
Come accennato sopra, anche i giocattoli possiedono un ottimo riscontro, per esempio, le sorprese degli ovetti Kinder, peluche, giochi antichi sono tutti molto apprezzati e raggiungono prezzi davvero importanti, creando un mercato di nicchia e specifico.
L’ultimo settore che rimane è quello dell’antiquariato: un mondo che richiede una buona preparazione e un’ottima conoscenza dei prodotti. In comparazione con i settori precedenti, è il migliore perché il rapporto conoscenza/guadagno è equilibrato. È necessaria quindi una buona preparazione, ma viene ripagata molto bene.
Per chi è interessato ad iniziare a vendere attraverso questo canale, ecco un’utile guida per poter iniziare ad esplorare e conoscere questo mondo.
Vendere oggetti usati online: Amazon
Amazon è senza ombra di dubbio il più importante negozio online. Chiunque abbia navigato su internet per acquistare qualcosa, sarà certamente arrivato alle sue pagine almeno una volta. Quello che probabilmente non sai, è che è possibile vendere su Amazon.
La domanda successiva, quindi, sarà certamente: come vendere su Amazon? Vediamolo insieme.
Su Amazon ci sono diverse tipologie di profilo per i venditori:
- Account di base: è la versione basic del profilo venditore, è particolarmente indicata per coloro che pensano di realizzare meno di 40 vendite al mese
- Account pro: è l’account premium, destinato a coloro che intendono svolgere un’attività più consistente e proficua
Caratteristiche degli Account di base di Amazon
Per l’account base, Amazon prevede tre tariffe:
- Commissione di chiusura fissa: è una commissione fissa che Amazon applica su ogni vendita
- Commissione per segnalazione: è una commissione variabile che Amazon applica a seconda della categoria dell’articolo per la segnalazione del prodotto
- Commissione variabile di chiusura: quando si tratta di libri, musica, video e DVD, accanto a quella di segnalazione, Amazon applica anche una commissione variabile di vendita
Per quanto riguarda la commissione di chiusura fissa, gli Account di base sono soggetti a una tariffa pari a 0,99 euro. Per quanto riguarda le commissioni per segnalazione e le commissioni variabili di chiusura, si può fare direttamente riferimento al sito di Amazon.
Caratteristiche degli Account Pro di Amazon
Per quanto concerne gli Account Pro di Amazon, il piano tariffario prevede:
- Quota di abbonamento mensile: è una quota fissa che ogni venditore Pro di Amazon deve pagare come quota minima
- Commissione per segnalazione: è una commissione variabile, a seconda della categoria del prodotto, che Amazon applica sul prodotto venduto per la segnalazione all’acquirente
- Commissione variabile di chiusura: è una commissione variabile applicata da Amazon sui prodotti cosiddetti media: libri, musica, video e DVD
Per gli Account Pro, la quota di abbonamento costa 39,00 euro al mese. Per quanto concerne la commissione per segnalazione e la commissione variabile di chiusura, suggeriamo anche in questo caso di fare direttamente riferimento al sito di Amazon.
Perché un venditore decida di iscriversi, occorre che intraveda i vantaggi di vendere su Amazon.Tra i vantaggi che consideriamo più significativi, ci sono:
- Maggiore guadagno: è innegabile che vendere su un marketplace apre il proprio negozio a un pubblico molto più vasto di quello che potremmo mai avere con un negozio fisico.
- Abbattimento costi: chiaramente, volendo raggiungere lo stesso pubblico con uno o più negozi, i costi sarebbero maggiori rispetto ad un eCommerce; inoltre, Amazon offre anche un servizio di logistica che consente di privarsi del proprio.
- Vendita in Unione Europea: vendere online, non solo apre il negozio al pubblico nazionale, ma, se lo si vuole, anche a quello dell’Unione Europea, in particolare: Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna.
- Protezione dalle frodi: Amazon mette a disposizione una serie di sistemi di sicurezza che impediscono a te e ai tuoi clienti, di cadere nella trappola della frode.
- Risparmio di tempo: grazie ad Amazon, l’azienda cresce con un impegno di tempo che può essere inferiore rispetto a quello necessario per un negozio fisico.
I vantaggi dell’affiliazione ad Amazon, comunque, non si fermano qui. Più passa il tempo e più grande diventa il numero di persone che acquista online. Muoversi oggi, sebbene il mercato dell’online sia già affollato, consente di trovarsi in vantaggio rispetto a chi resta ancorato alle vecchie logiche del commercio.
I nuovi arrivati nel mondo dei marketplace si staranno interrogando sulla differenza fra eBay e Amazon.
Ebbene, Amazon può essere definito come un’enorme galleria commerciale, dove ogni negoziante ha il proprio store; eBay, invece, è come un supermercato, dove il venditore espone i propri prodotti in competizione con quelli degli altri venditori.
Vendere oggetti usati online: Facebook
Da qualche anno è possibile vendere oggetti, nuovi e usati, anche su Facebook. Cos’è il Marketplace di Facebook?
Lo stesso social network, lo descrive come “un comodo luogo dove scoprire, comprare e vendere oggetti nella tua community”. E proprio di questo si tratta.
Il primo passo da compiere quando ci si avvicina a questo strumento per vendere articoli in modo continuativo, è quello di creare una pagina Facebook.
Se le vendite invece sono sporadiche, è più indicato utilizzare i gruppi di vendita. Si tratta di una sorta di mercatino dell’usato (i nuovi mercati delle pulci), che chiunque può creare o dove chiunque può partecipare per comprare e vendere.
Basta accedere a Facebook e partecipare ad uno dei gruppi di vendita nelle vicinanze. Chi vuole vendere qualcosa potrà creare un post all’interno del gruppo e selezionare la voce “Vendi qualcosa”.
Ma veniamo alla vendita: in questo caso, ci sono diversi strumenti e tecniche di vendita. Il primo elemento da considerare è il Pixel di Facebook. Questo strumento è fondamentale perché:
- Permette di tracciare tutte le visite al sito. Questo permette di analizzarle e capire come ottimizzare ogni step del “funnel di vendita”
- Ottimizza le campagne verso specifici risultati
- Permette di tracciare i risultati della pubblicità e dunque capire il ROI (ritorno dell’investimento) per ogni euro speso.
Il retargeting (o remarketing)
Il retargeting è una tecnica di marketing particolarmente efficace, in quanto agisce sull’inconscio dell’utente, cercando di convincerlo all’acquisto.
La maggior parte di coloro che visita un sito web per la prima volta, infatti, non completa l’acquisto. Il Pixel di Facebook consente di raggiungere gli utenti che hanno visitato il sito web, proponendo loro inserzioni mirate su ciò che è di loro interesse.
Questo sistema riporta le persone al sito web e cerca di convincerle a completare l’acquisto.
Il remarketing dinamico
Quando il Facebook retargeting incontra gli eCommerce, nasce il remarketing dinamico.
Questa potente funzionalità permette di creare e mostrare inserzioni automatiche su Facebook in base alle azioni eseguite dagli utenti su un sito web. Ad esempio, se un utente ha sfogliato dei prodotti e li ha aggiunti al carrello, ma non ha completato l’acquisto, con le inserzioni dinamiche è possibile mostrargli quegli stessi prodotti con la pubblicità su Facebook.
Questa potente funzionalità è disponibile sia su Facebook che su Instagram e per tutti i dispositivi. Recentemente, è stata inoltre estesa anche al settore dei viaggi e del turismo.
Le strategie
Le strategie di Facebook e Digital Marketing sono infinite: in questo senso, non esiste una strategia giusta e una errata: a seconda del tipo di azienda, del genere di prodotti e servizi offerti e del mercato di riferimento, ci sono strategie più o meno efficaci.
Vediamo alcune delle più diffuse e convincenti.
I coupon
Una delle strategie comuni per aumentare le vendite su Facebook sono i coupon, i cosiddetti codici sconto. Questi possono essere utilizzati in offerte e promozioni, o per spingere gli utenti a tornare sul sito e completare l’acquisto (ad esempio attraverso il retargeting).
I coupon possono poi essere usati insieme ad altre strategie. Ad esempio, una combo comune è un codice sconto associato al senso di urgenza, per un’offerta con scadenza.
Up-selling e cross-selling
Utilizzando la pubblicità dinamica, o le regole dei pubblici di retargeting, è possibile far vedere pubblicità pertinenti a diversi segmenti di pubblico a seconda dei loro interessi.
Ad esempio, per un eCommerce di abbigliamento è strategia consolidata quella di proporre articoli abbinati ai recenti acquisti, o articoli simili a quelli sfogliati di recente sul sito web. In questo modo, è possibile usare le Facebook Ads indirizzandole al meglio sul target più interessato.
L’analisi del funnel di vendita
Le strategie per vendere su Facebook non devono riguardare solo Facebook. Spesso ci si dimentica che il problema potrebbe nascere al di fuori di Facebook, ovvero dopo che l’utente clicca sull’inserzione.
Un sito web può sempre essere ottimizzato e analizzato, per capire quali step del funnel di vendita possono essere ottimizzati, ovvero dove l’utente lascia la navigazione sul sito web. In un eCommerce solitamente gli step sono i seguenti:
- View Content, visualizzazione di un prodotto o una categoria prodotti
- Add to Cart, aggiunta di un prodotto al carrello
- Initiate checkout, inizio della procedura di acquisto
- Insert payment info, aggiunta delle informazioni di pagamento
- Purchase, vendita completata
Utilizzando strumenti come Google Analytics è possibile visualizzare quali step del percorso presentano maggiori problemi, così da sapere dove intervenire.
Quanto è possibile guadagnare vendendo oggetti usati online
Abbiamo visto che oggi è possibile usare diversi strumenti per vendere oggetti usati online a seconda del tipo di prodotto e grado di continuità dell'attività, ma quanto è possibile guadagnare con queste attività?
I profitti sono davvero molti e variabili e tutto dipende anche dal piano iniziale che hai creato.
Il nostro consiglio è quello di fare un’analisi di come vuoi impostare l’attività e redigere un piano che abbia obiettivi precisi per determinare se tu voglia guadagnare online in modo continuativo o se tu preferisca un’entrata occasionale.
Stabilito questo elemento fondamentale, è bene creare una tabella con degli obiettivi.
Coloro che vogliono ottenere un’entrata fissa, dovranno considerare di investire una parte del guadagno per ampliare gli oggetti da vendere e per creare pubblicità. Con Facebook, per esempio, è possibile sponsorizzare la propria pagina pagando una piccola quota.
L’obiettivo è quello di mantenere la massima coerenza possibile: chi crea una pagina specifica destinata ad un particolare tipo di prodotti, deve mantenere la natura della pagina. In questo modo riuscirà a rivolgersi e a fidelizzare una nicchia di soggetti. Inserire prodotti non in linea con il proprio mercato non fa altro che generare confusione nella pagina e in ultimo, nei soggetti che si sono recati in quella pagina per cercare un determinato prodotto.
In conclusione
La pratica di vendere oggetti usati online, negli ultimi anni, ha avuto una crescita esponenziale. Oggi, gli strumenti a disposizione sono molteplici; a seconda delle esigenze dei venditori è possibile privilegiare l’uno o l’altro e trovare il proprio marketplace di riferimento.
In ogni caso, che si tratti di uno o dell’altro marketplace, poco importa. L’importante è individuare la propria strategia e perseguirla fino in fondo.