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Cosa fare se il tuo pacco è fermo alla dogana?

Scritto da Claudia Battaglia | 14 maggio 2018

Il pacco è fermo alla dogana: panico! E adesso cosa bisogna fare? Quando arriverà il nuovo smartphone acquistato online dal sito e-commerce cinese?

Abbiamo semplicemente illustrato una situazione ormai abbastanza classica che può incorrere per chi esegue spedizioni o per chi acquista online verso e da paesi extra UE. La vicenda può certamente assumere contorni diversi, come quelli della mamma che manda cibarie o vestiti al figlio residente in America.

L'importante è non farsi prendere dal panico, perché le risposte sono per lo più semplici e a portata di telefono o mail: basta sapere a chi rivolgersi, quali problematiche possono essere occorse a giustificare il blocco in dogana e cosa, quasi sicuramente, ci sarà da pagare. Sono piuttosto le tempistiche che potrebbero risultare eccessivamente lunghe.

 

Il pacco è fermo alla dogana: a chi rivolgersi?

Come contattare le Poste Italiane o il corriere in caso di fermo

Sbloccare la spedizione: alcune possibilità

Il pacco è fermo alla dogana: come evitare che succeda

 

Il pacco è fermo alla dogana: a chi rivolgersi?

Compiendo un semplice sillogismo mentale sarebbe semplice arrivare alla conclusione che in caso di fermo della vostra spedizione sia necessario contattare l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ovvero l'ente pubblico che svolge numerose funzioni per conto del Ministero delle Finanze. Eppure non è così ed è la stessa Agenzia a spiegarlo:

Il servizio dei pacchi postali è gestito direttamente dalla società Poste Italiane SPA che effettua lo sdoganamento dei pacchi postali da Paesi terzi direttamente nei suoi magazzini senza presentare la merce presso gli uffici doganali, rimanendo pertanto responsabile del corretto svolgimento delle operazioni doganali”.

Il ruolo dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nelle spedizioni postali è solo quello di verificare il corretto utilizzo delle autorizzazioni rilasciate e l'esecuzione di eventuali controlli sulle merci. Si informa che nessun pacco postale viene trattenuto negli Uffici doganali mentre si trova nelle strutture della società Poste Italiane anche se spesso vengono fornite errate informazioni circa la custodia dei pacchi negli uffici di questa Agenzia”.

Riassumendo, se incorrete in problemi di fermo in dogana, anche se vi siete affidati a un corriere, la responsabilità gestionale è dovuta alle Poste Italiane, in quanto l'Agenzia non ha praticamente nulla a che fare con le spedizioni tramite poste o corriere.

Come contattare le Poste Italiane o il corriere in caso di fermo

Compreso dunque il responsabile diretto e quindi chi contattare nell'eventualità che il vostro pacco risulti bloccato dai burocrati delle “frontiere”, rimane da capire come contattarlo per risolvere la vostra spiacevole situazione.

Ancora l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli specifica che “non è responsabile per informazioni errate sull’argomento, [...] per le difficoltà incontrate nel contattare il personale dedicato alla gestione dell'ufficio postale e al call center della stessa azienda, in quanto il personale assegnato a questo compito non è il personale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”.

Per disguidi, ritardi o procedure da completare ai fini dello sdoganamento delle spedizioni […] occorre occorre rivolgersi agli uffici di Poste Italiane SPA, indicando il numero identificativo della spedizione (tracking number)". Detta in maniera meno formale, esiste un call center dedicato oltre a una più comoda sezione generale di assistenza sul sito delle Poste Italiane.

Se avete affidato la vostra spedizione ad un corriere, o ancora meglio ad un servizio di spedizioni online, il processo sarà facilitato e potrete godere dei servizi di supporto al cliente attraverso i relativi call center e siti web.

 

Sbloccare la spedizione: alcune possibilità

Aver compreso di chi è la responsabilità per la vostra spedizione è la parte più semplice del processo di sblocco, normalmente infatti le procedure successive sono lente e abbastanza complesse. Per fortuna il più delle volte si riceve diretta comunicazione quando il pacco è fermo alla dogana, in certi casi addirittura dagli stessi agenti della dogana (ciò avviene perché nei documenti che si allegano per le spedizioni al di fuori dell'Unione Europea sono presenti tutti i vostri dati).

In genere, dopo aver ricevuto tutte le informazioni del caso, dovrete inviare all'ufficio doganale copia di questi documenti:

  • fattura che attesta il pagamento della spedizione
  • codice fiscale o partita iva
  • documento di identità
  • dichiarazione relativa al contenuto del pacco

Espletati questi primi procedimenti, dovreste normalmente avere il via libera al prezzo di bolle doganali, IVA e dazi di vario genere, in base anche al contenuto della spedizione stessa.

Nell'eventualità in cui vi foste affidati ad un corriere, lo sdoganamento viene normalmente eseguito dall'azienda stessa cui vi siete affidati.

In caso di ritardi di settimane, se non mesi, possiamo solo consigliarvi di agire in “modalità molesta”, tempestando di reclami gli uffici di smistamento delle Poste, quasi sempre causa di queste attese bibliche.

 

Il pacco è fermo alla dogana: come evitare che succeda

A posteriori vi verrà da riflettere sulle ragioni che hanno portato a ritardi colossali o a costi aggiuntivi eventualmente incorsi a causa del fermo in dogana. I motivi sono diversi e nella maggior parte delle situazioni dovuti a vostra incuria o disattenzione nell'allestire la spedizione all'estero (link  articolo “Organizzare una spedizione all'estero: ecco cosa c'è da sapere”). Da parte nostra possiamo offrirvi due importanti suggerimenti per evitare in tutto i modi di incorrere in spiacevoli fermi.

  1. Ricontrollare minuziosamente i documenti doganali per verificare che siano stati compilati in maniera corretta.
  1. Verificare le eventuali norme legislative inerenti le merci proibite, sapendo che possono anche essere diversi da un paese all'altro per alcune categorie. Se la spedizione è aerea il sito della IATA può offrire delucidazioni in merito, in alternativa potete informarvi presso i siti delle Poste e del corriere cui vi affidate.

Sappiate che anche in caso di procedimenti assolutamente perfetti potreste incorrere in ritardi dovuti dalla richiesta di ulteriori verifiche da parte del funzionario doganale o di pagamenti di dazi non formalizzati: armatevi di pazienza e concludete l'iter.