La pandemia ha costretto la logistica globale ad evolvere e ad adattarsi ai nuovi scenari in tempi estremamente rapidi.
I cambiamenti nel comportamento dei consumatori hanno richiesto alle aziende adeguamenti del flusso di trasporto e delle reti di magazzino, nuove modalità di lavoro e figure professionali legate ai processi di digitalizzazione e automazione.
Durante il lockdown, infatti, sempre più persone hanno iniziato ad utilizzare le piattaforme di acquisto digitale tanto che anche i consumatori più restii hanno scelto un negozio virtuale per effettuare i loro acquisti.
Stando ai dati che emergono dal report di Casaleggio Associati che analizza lo scenario dell'eCommerce in Italia sono più di 16 milioni gli italiani che pensano che il cambiamento delle proprie abitudini, dopo l'emergenza sanitaria, sia irreversibile.
Questo significa che per le aziende che operano nel settore della logistica post Covid-19 investire nelle tecnologie digitali è ormai diventato essenziale.
Durante i mesi di emergenza, le aziende che avevano già almeno in parte digitalizzato i processi di trasporto e stoccaggio hanno avuto meno difficoltà nello svolgere la propria attività.
Ad esempio, chi aveva già smaterializzato il documento di trasporto ha potuto continuare a lavorare in sicurezza senza preoccuparsi che il documento cartaceo potesse rivelarsi un potenziale veicolo di contagio.
Guardando al prossimo futuro, quindi, è facile intuire come non adeguarsi in fretta alle logiche 4.0 rappresenti per le aziende una perdita di competitività.
Ma quali saranno gli elementi sui quali investire e che caratterizzeranno il settore nel post pandemia? Scopriamolo di seguito.
L'emergenza da coronavirus ha dimostrato come anche per le aziende più piccole diventerà indispensabile integrare e dare priorità ai canali digitali nei propri modelli organizzativi.
Flessibilità, agilità e digitalizzazione sono elementi indispensabili per restare competitivi, adattarsi velocemente a imprevisti e cambiamenti e rispondere alle esigenze di consumatori sempre più esigenti.
Adottare una strategia agile significa essere in grado di riallocare velocemente le scorte e garantire le consegne nonostante eventuali criticità.
Questo significa disporre di una maggiore velocità decisionale, in cui le scelte devono essere sempre più data driven.
La logistica post Covid-19 avrà quindi bisogno di poter accedere ai dati, creare sinergie tra i diversi attori che operano lungo tutta la filiera per integrare i magazzini centrali, i negozi e i punti di consegna intermedi, garantendo sempre la massima tracciabilità.
In questo contesto le dinamiche legate alla logistica 4.0 si rivelano particolarmente utili.
Sensori, Internet of Things e Big Data, così come l'introduzione di automatismi nei magazzini, contribuiscono a semplificare e ottimizzare i cicli operativi e consentono notevoli risparmi in termini di efficienza, consumi energetici ed impatto ambientale.
Grazie alla tecnologia, l'intera gestione della supply chain diventa più efficiente e puntuale, così pure gli ordini ai fornitori, la pianificazione della produzione, la gestione dei resi, delle scorte e degli ordini.
L'impiego di IoT e Intelligenza Artificiale, inoltre, offre soluzioni particolarmente utili anche nel Warehouse Management e nella movimentazione delle merci.
Ne sono un esempio tutti quei dispositivi che invece di acquisire le informazioni in modo manuale o attraverso la lettura di barcode, sono in grado di rilevare ed immagazzinare dati mediante sensoristica e tag RFId (comunicazione da oggetti), oppure a tecnologie come il voice picking.
Un ulteriore strumento in grado di fare la differenza nella logistica post Covid-19 è quello del software WMS (Warehouse Management System) che offre la possibilità di:
La tecnologia inoltre si rivela particolarmente utile per estrapolare, analizzare e gestire dati interni ed esterni all'azienda.
L'analisi ed il monitoraggio delle informazioni in tempo reale rivestono ormai un ruolo fondamentale per le aziende.
Consentono, infatti, di migliorare il processo decisionale, aumentare la prevedibilità della domanda e ottimizzare i servizi offerti, compresa la consegna last mile.
Grazie all'utilizzo di strumenti tecnologicamente avanzati per la gestione della logistica aziendale è possibile per le aziende:
L'automazione e l'innovazione tecnologica, inoltre, contribuiscono a rendere la logistica sempre più sostenibile grazie all'efficientamento energetico.
Ad esempio, i mezzi di movimentazione automatici come trasloelevatori e trasportatori sono dotati di motori elettrici in grado di ridurre i consumi di energia per un minor impatto ambientale.
Tanti piccoli benefici che se sommati insieme rappresentano un enorme vantaggio competitivo sia perché consentono di offrire servizi migliori rispetto ai competitor sia perché offrono ampi margini di crescita.
Sicuramente verso soluzioni sempre più digitali. Non a caso sia il Governo Italiano sia la Commissione Europea stanno andando in questa direzione rispettivamente con il Piano Nazionale Transizione 4.0 ed il capitolo apposito del Next Generation Eu.
Il cuore di entrambe le misure è quello della digitalizzazione dei processi industriali che parte dall'analisi delle esigenze dei clienti e dalle potenzialità del mercato, passando attraverso la progettazione per arrivare alla produzione, ed estendersi quindi alla logistica, alla vendita e al servizio di post vendita.
La digital transformation e la conseguente valorizzazione dei dati che collegano macchinari, persone e sistemi rappresentano un'opportunità per le imprese di integrare nuovi processi produttivi, strategie e figure professionali con lo scopo di ottimizzare i costi, velocizzare la gestione aziendale e migliorarne l'efficienza.
Ma quali saranno i perni intorno ai quali ruoterà la logistica post Covid-19?
L'aumento delle vendite online ha costretto le aziende a riorganizzare le catene di distribuzione con l'obiettivo di adeguarsi alla logistica omnicanale che integra store fisici e virtuali.
Sempre più spesso, infatti, le persone acquistano sul web per poi ritirare gli articoli in negozio così da provarli e averne una migliore percezione o viceversa scoprono un prodotto in store per poi comprarlo online, ad un prezzo magari inferiore.
L'omnicanalità e la customer experience saranno, quindi, due aspetti da non sottovalutare nell'organizzazione della logistica post Covid-19.
In quest'ottica cresce anche l'attenzione sulla fase di consegna, con i negozi che potrebbero trasformarsi in centri di distribuzione per il ritiro dei diversi prodotti, magari con l'ampliamento degli slot temporali anche in fasce orarie diverse dal solito.
La trasformazione digitale in ambito logistico è il punto di partenza per un approccio gestionale guidato dai dati ed è un elemento indispensabile per non perdere competitività in un mercato sempre più globale.
Ecco perché le aziende del settore per aumentare la produttività e i margini di guadagno stanno implementando sistemi automatici tanto nei sistemi di stoccaggio quanto negli aspetti gestionali.
Durante la pandemia la digitalizzazione e la robotizzazione si sono rivelate particolarmente utili sia per fronteggiare la mancanza di personale sia per mantenere le distanze imposte dai protocolli di sicurezza.
La reverse logistics oggi è fondamentale per gli eCommerce, gli utenti infatti prediligono i siti con il reso gratuito perché infondono maggiore sicurezza. Tuttavia, questa strategia rappresenta un costo aggiuntivo per le aziende.
Questo significa che per minimizzare i costi è necessario saper gestire efficientemente le operazioni di picking e di reso del prodotto e organizzare la logistica dell'eCommerce con l'obiettivo di velocizzare la reverse logistics il più possibile.
Ecco perché molte aziende hanno deciso di implementare software di gestione del magazzino in grado di guidare i resi senza interferire né interrompere gli altri cicli operativi.
La logistica dell'ultimo miglio rappresenta da sempre uno scoglio per le imprese sia per i costi elevati sia perché errori, ritardi o complicazioni nella consegna generano insoddisfazione nel cliente.
Negli ultimi tempi poi sta diventando sempre più complicato ottimizzare la consegna effettiva dell'ordine al cliente perché i tempi di consegna sono sempre più brevi.
Per poter garantire una gestione efficiente del last mile si sta cercando di differenziare il processo distributivo il più vicino possibile ai punti di consegna finali.
Ad esempio, i magazzini micro-fulfillment, ossia mini hub logistici dislocati nei pressi delle città, si stanno rivelando particolarmente utili a velocizzare le consegne.
Una delle caratteristiche principali di questi micro centri è l'importante presenza dell'automazione e della tecnologia nelle attività e di gestione degli ordini in cui dispositivi e sensori IoT riescono a semplificare le operazioni di stoccaggio.
Software WMS, sistemi miniload o trasloelevatori per contenitori e magazzini lights-out (ossia senza illuminazione in quanto completamente automatici e senza presidio dell'operatore) sono solo alcune delle automazioni di cui questi micro centri dispongono per garantire le consegne in 24 ore.
I clienti si aspettano di poter tracciare lo stato delle spedizioni lungo l'intera supply chain in tempo reale.
Diventa quindi indispensabile nelle aziende che operano nella logistica post Covid-19 poter offrire indicazioni puntuali sullo stato dell'ordine.
Per poter garantire questo tipo di servizio è essenziale che tutti i passaggi compiuti dai prodotti durante il loro percorso vengano registrati, così da poter individuare la spedizione in qualsiasi momento.
Uno dei vantaggi legati alla digital logistics è proprio quello dato dall'integrazione dei diversi sistemi lungo tutta la filiera distributiva, con il conseguente aumento della tracciabilità delle merci e della visibilità dei processi.
Una corretta gestione delle scorte di magazzino è sempre stata necessaria per garantire la continuità del processo di distribuzione e anche nell'era post Covid-19 questo aspetto riveste un ruolo cruciale.
Poter gestire in modo efficiente e flessibile i rifornimenti è fondamentale per poter rispondere con prontezza ai picchi improvvisi e ai cambiamenti della domanda e per evitare ricadute sui costi del magazzino.
Per questo oltre ai software WMS acquisterà sempre più importanza il ruolo dell'Intelligenza Artificiale, grazie alla quale si può avere una visione completa della catena distributiva e una previsione dell'andamento futuro del magazzino.
La pandemia ha richiesto agli operatori del settore logistico di adattarsi rapidamente alle nuove necessità dei consumatori, ripensando e riorganizzando il funzionamento dell'intera filiera.
Le aziende più lungimiranti hanno saputo rinnovarsi aumentando l'utilizzo della tecnologia e rivedendo i loro processi e modelli di business.
Molte sperimentazioni sono ancora in corso, ma sicuramente la logistica post Covid-19 si muoverà in direzione di una digitalizzazione e automazione dei processi sempre maggiori, nonché verso una presenza più capillare sul territorio in grado di velocizzare le consegne.