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Come spedire un pacco in Australia in 3 semplici mosse

Scritto da Il team di Spedire.com | 10 settembre 2018

Spedire un pacco in Australia è un atto abbastanza complesso, più che per altre località al di fuori dell'Unione Europea. Parliamo di uno dei paesi con la più ampia biodiversità al mondo (al pari della vicina Nuova Zelanda e del Madagascar, tanto per fare un esempio): vuol dire che offre un numero incredibile di specie animali e vegetali autoctoni, un “patrimonio” che va tutelato in maniera estremamente attenta. Canguri, alcuni tipi di serpenti e tantissimi altri animali e piante trovano infatti posto solo nel territorio australiano.

Queste particolari specie endemiche e il loro ecosistema corrono infatti grossi pericoli per l'introduzione di specie allogene (fossero anche solo semplicemente dei gatti) o sostanze a rischio biologico da parte dell'uomo e sono diversi, oltre che stringenti, i provvedimenti presi negli anni da parte del governo australiano. A questi si uniscono le numerosissime aree e siti protetti dalla Convenzione di Ramsar o dall'UNESCO, che renderono ancor più controllato il territorio.

A tutelare la biodiversità del paese e quindi il passaggio di persone e merci è il corpo dell'Australian Border Force (ABF), parte del Dipartimento degli Affari Interni. Famoso per il programma televisivo docu-reality “Border Security: Australia's Front Line”, trasmesso anche in Italia, l'ABF è nato nel 2015 e opera negli aeroporti internazionali (Sydney, Brisbane, Melbourne), nei centri di smistamento spedizioni e cargo, nei terminal e porti marittimi. Inoltre cura la parte relativa a visti e immigrazione.

Cosa comporta spedire un pacco in Australia?

Per tutta la situazione sopra descritta, per la grande attenzione a merci e persone che viene posta (o tentano) al loro ingresso in Australia, è abbastanza facile comprendere come ci sia una regolamentazione speciale per quanto riguarda dogana e tasse, in particolar modo relativa a limiti e restrizioni cui è importante attenersi (e quindi informarsi).

Le norme del paese nell'emisfero australe implicano le medesime documentazioni richieste in caso di spedizione al di fuori dell'Unione Europea, quindi dichiarazione di libera esportazione e fattura commerciale o pro-forma. La dogana tende ad applicare tasse e spese doganali per valori dichiarati superiori ai 1000 dollari australiani (per alcol e tabacco anche sotto quel valore), ma va specificato che per alcuni prodotti inferiori alla cifra indicata e destinati ai consumatori australiani potrebbe essere in ogni caso applicata la Goods and Services Tax (GST).

La parte più critica relativa a una spedizione per l'Australia riguarda però limiti e restrizioni sulle merci. Non solo vanno tenute in mente tutti quei limiti vigenti nei singoli corrieri (liste simili fra loro), o quelli internazionali menzionati ad esempio dalla IATA, ovvero l'International Air Transport Association, ma bisogna necessariamente ampliare il raggio delle restrizioni, dato che quelli australiani sono molto più severi per le ragioni inerenti il pericolo biologico.

Le mosse per spedire nella terra dei canguri

Il titolo del nostro articolo parla di “semplici mosse”, ma a dirsi sembrano più complesse di quello che appaiono realmente. Come in ogni cosa, serve studio e attenzione per non incorrere in problematiche quali sanzioni, blocchi in dogana o altro ancora.

Se dovete spedire un pacco in Australia vi suggeriamo 3 focus cui porre la vostra attenzione:

  1. Limiti e restrizioni merceologiche
  2. Documentazione necessaria
  3. Imballaggio e spedizione

Informarsi e attenersi agli speciali divieti

Informarsi sui diversi divieti e limiti relativi alle tipologie di merci da spedire è un passo importante anche quando si intende inviare qualcosa nei confini nazionali. Ogni corriere infatti ha una sua lista (in realtà sono praticamente uguali) di oggetti proibiti per le più svariate ragioni (pericolosi o illegali ad esempio). Per alcuni di questi esistono dei servizi di spedizione speciali (farmaci, valori, merci fragili, ecc), per altri il divieto permane a ogni livello.

In caso di spedizione transoceanica, come nel nostro caso, è buona prassi consultare fin da subito la sezione Dangerous Goods Regulations della IATA. Il passo successivo, data la speciale biodiversità australiana che implica delle attenzioni supplementari, è quello di visitare il sito del Department of Agricolture and Water Resources del governo per verificare nella sezione dedicata i limiti inerenti le merci organiche (cibi, piante, animali, ecc). Stiamo parlando di un paese che controlla persino le scarpe da trekking nella valigia al vostro arrivo in un aeroporto australiano (per residui di terra allogena), non prendete sottogamba le indicazioni fornite.

Lo stesso dipartimento ha messo a disposizione degli utenti uno speciale strumento online, il BICON, utile a verificare subito se il vostro pacco può essere spedito o se verrà fermato (e probabilmente distrutto).

Curare al massimo la documentazione

Come ben sa chi spedisce spesso all'estero, fuori dai confini dell'Unione Europea, la ragione per cui si incorre in ritardi, sanzioni o altre problematiche deriva principalmente da una mancata attenzione nella compilazione dei documenti necessari alla spedizione.

Per spedire un pacco in Australia sono richiesti i medesimi documenti degli altri paesi extra UE:

  1. La fattura commerciale o pro forma
  2. La dichiarazione di libera esportazione
  3. Copia di un documento personale

La prima nello specifico deve riportare con precisione e completezza tutte le informazioni relative a mittente, destinatario, contenuto e motivazione della spedizione.

Preparare il pacco e spedire

L'abc per eccellenza del bravo mittente prevede che la merce sia essenzialmente ben imballata e quindi il pacco capace di proteggere il contenuto da botte, graffi e pressioni. Verificate tutte le questioni normative, preparati con minuzia i documenti necessari, non resta davvero che contattare il corriere prescelto per fargli ritirare il pacco che avete intenzione di spedire nella terra dei canguri, avendo la possibilità di tracciarne il contenuto sempre e in ogni momento fino al suo arrivo.