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5 passi per spedire uno smartphone per la riparazione

Scritto da Claudia Battaglia | 08 marzo 2018

Lo smartphone è il dispositivo per eccellenza dei nostri tempi, il nostro contatto con il mondo, capace di generare vere e proprie crisi esistenziali quando non funziona adeguatamente o si rompe (pregi e difetti delle tecnologia).

Spedire uno smartphone per la riparazione, ma anche per vendita o regalo, può risultare un'operazione all'apparenza semplice, quando invece richiede una certa premura e attenzione in ogni suo passaggio.

Vediamo allora i passaggi che si dovrebbero seguire per spedire un cellulare da riparare con servizio postale o corriere (solitamente in paesi extra europei), dalla verifica della garanzia all'imballaggio, dalla spedizione al tracciamento fino al recupero dello stesso dispositivo.

1 - Segnalare il difetto o il guasto per richiedere il servizio di assistenza

La prima ovvia cosa da fare, assodato che il vostro prezioso smartphone non funziona più o si è danneggiato, è verificare se le condizioni di garanzia sono ancora valide e valutare la convenienza in termine di spesa e tempistiche per l'invio al fornitore. Ovviamente si può richiedere assistenza anche in caso di garanzia scaduta, ma conviene capire prima la spesa eventuale di una riparazione, in alcuni casi la soluzione migliore potrebbe essere addirittura quella di acquistarne uno nuovo.

Stiamo parlando di spedire uno smartphone per la riparazione e qualcuno potrebbe obiettare che è pieno di punti assistenza nel nostro paese, soprattutto per quanto riguarda i marchi più noti. Eppure sono tanti gli utenti che scelgono di acquistare prodotti direttamente dal paese di produzione, per lo più dalla Cina, magari meno noti in termini di brand ma ugualmente funzionali e di buona fattura.

In questi casi si deve contattare direttamente il produttore e documentare con foto o altre prove il difetto/guasto. Una volta concordato il da farsi, bisognerà procedere con la spedizione e tutte le operazione del caso. Potrebbe essere necessario inviare il solo dispositivo o anche tutta la scatola con gli accessori.

2 – Imballaggio dello smartphone: come farlo nella maniera migliore

L'imballaggio di uno smartphone ha un'importanza duplice rispetto a un pacco qualsiasi. Non solo è necessario per evitare ulteriori danneggiamenti durante il trasporto, ma va pensato anche per mimetizzare il contenuto, dissimulando il valore che ha il dispositivo.

Partire dalla scatola originale è il miglior modo per allestire l'imballaggio dello smartphone: basta smontare le singoli parti (come corpo, batteria e carica batterie) e inserirle al suo interno, salvo poi apporre la stessa in un'altra scatola più grande, opportunamente imbottita internamente con pluriball o polistirolo per fissarla. Questo ultimo passaggio va fatto per dissimulare la presenza del dispositivo ed evitare così spiacevoli episodi di furto.

Se non dispone della confezione originale perchè cestinata subito dopo l'acquisto, conviene avvolgere ogni singola parte con il pluriball prima di inserirla in una scatola, a sua volta da apporre all'interno di un ulteriore pacco. Anche qui vale la regola di imbottire gli spazi vuoti interni per fissare il contenuto ed evitare urti durante il trasporto.

Gli smartphone, soprattutto di ultima generazione, sono strumenti delicati e occorre prestare grande attenzione alla protezione del touchscreen.

3 - Spedire uno smartphone per la riparazione

Una volta conclusa la fase di imballaggio bisogna decidere come spedirlo: poste, corriere, servizio di spedizione online... Dipende sempre dalle proprie priorità, economiche o di tempo.

Perchè scegliere il servizio postale

Scegliere le Poste quando si vuole spedire uno smartphone per la riparazione ha un vantaggio prettamente economico, vantaggioso in particolar modo se si tratta di spedizioni internazionali. Tornando all'esempio di un prodotto di provenienza cinese, scopriamo che scegliere l'opzione raccomandata internazionale (stando attenti ai limiti di misura e peso) risulta essere notevolmente più economico del corriere, ma potrebbe richiedere quasi un mese per il trasporto.

Perchè scegliere il corriere

I corrieri d'altra parte costano molto di più in quanto applicano gli eventuali dazi doganali, ma offrono un servizio migliore per comodità e velocità “di esecuzione”: addirittura 3-4 giorni lavorativi per l'estero. Inoltre è più rapido e comodo da predisporre, soprattutto se si sfruttano le piattaforme di spedizione online. Sta a voi scegliere in base al portafogli o alla velocità del servizio.

4 - Tracciamento e comunicazione con il fornitore

Il quarto passo di questo lungo processo, “spedire uno smartphone per la riparazione”, può rasserenare gli animi degli utenti più ansiosi perché riguarda le possibilità di tracciamento che il servizio di Poste o il singolo corriere sono in grado di offrirvi.

Se si è scelto di affidarsi alle poste nazionali, il servizio di tracciamento finirà all'ultimo step italiano (solitamente il centro di raccolta a Milano). A quel punto toccherà aspettare diversi giorni prima di poter avere di nuovo il tracking della propria spedizione sul sito delle poste del paese estero in cui è stato spedito il dispositivo. La soluzione migliore in questi è affidarsi a uno strumento alternativo che dia maggiori informazioni, come i siti di tracking internazionali.

In caso di corriere la comodità deriva dal fatto di non dover “balzare” di sito in sito, basta affidarsi a quello dello stesso trasportatore.

Il nostro suggerimento, qualunque sia il servizio scelto, è di verificare sempre con il produttore/destinatario l'arrivo del vostro pacco, per avere ulteriore conferma dopo quella avuta dal corriere o dalle poste.

5 – Il ritorno dello smartphone riparato

L'ultimo passo è quello più atteso: il momento in cui il vostro smartphone vi verrà restituito, solitamente previo pagamento delle spese di spedizione e di riparazione se non è sotto garanzia. La speranza è sempre quella che ciò avvenga in tempi stretti, visto che già solo la spedizione con i servizio di poste potrebbe implicare quasi 2 mesi fra andata e ritorno.