Hai finalmente deciso di comprare quella macchina fotografica che desideravi da tanto e, dopo diverse ricerche online, sei riuscito a trovarla ad un prezzo vantaggioso da un rivenditore cinese. Dopo averci pensato un po’ e, seppur con alcune titubanze, l’hai comprata, perché il prezzo era un vero e proprio affare. Ora però, il pacco sta tardando. Che cosa è successo?
Quando una spedizione è in ritardo, è inevitabile farsi domande quali: dov’è il mio pacco? Cosa è successo? Queste domande riguardanti i ritardi innescano spesso e volentieri ostilità nei confronti dei vettori, attribuendo la mancata consegna nei tempi previsti a cattiva gestione logistica, inefficienza, poca serietà. Nella realtà, in molti casi il ritardo non dipende direttamente dall’azienda spedizioniera, soprattutto se stiamo aspettando o inviando pacchi internazionali.
Oggi infatti, possiamo praticamente acquistare merci da qualunque posto nel mondo. Cina, America, Francia, Svezia, Australia, Singapore, Spagna, con il web in pochissimi click siamo in grado di trovare ogni genere di merce al prezzo più conveniente e, in molti casi, l’occasione, l’affare, il prezzo imbattibile non proviene da negozi italiani, ma da rivenditori e negozi esteri.
Se acquistare dall’estero, ma anche vendere, è davvero semplice, ricevere e spedire pacchi e merci può rivelarsi un processo lungo, dispendioso e talvolta anche complicato. In particolare, quando si compra da Paesi fuori dall’Unione Europea come Cina, Stati Uniti d’America o Australia, è possibile che la spedizione subisca grossi rallentamenti e venga bloccata a causa della dogana.
Quindi, se la tua macchina fotografica proveniente dalla Cina (o qualunque altro oggetto acquistato o spedito fuori dall’Europa) non sta arrivando, è molto probabile che sia in stallo alla dogana. Come capire se un pacco è fermo in dogana e perché? Lo scopriremo insieme nell’articolo.
Che cos’è la dogana e come funziona
Perché un pacco viene bloccato in dogana
Come capire se un pacco è fermo in dogana e cosa fare
Come evitare che un pacco venga fermato alla dogana
Che cos’è la dogana e come funziona
Prima di vedere come capire se un pacco è fermo in dogana, dobbiamo fare una premessa e farti conoscere che cos’è la dogana e come funziona. Solo sapendo qual è il suo scopo, potrai capire il perché dei blocchi e reperire tutte le informazioni per le future spedizioni, sia nel caso tu debba ricevere un pacco dall’estero che inviarlo.
Come prima cosa, devi sapere che, se parliamo di dogana in riferimento alle spedizioni, stiamo parlando esclusivamente di spedizioni fuori dai Paesi dell’Unione Europea. Tra i Paesi dell’UE infatti sono state eliminate le dogane e i relativi costi dei dazi doganali, in favore della libera circolazione delle merci, che rende il trasporto e il commercio di merci, sia import che export, più economico, più snello e soprattutto più veloce.
Fuori dai territori dell’Unione Europea, al contrario, sono ancora attive le dogane che comportano adempimenti burocratici più complessi, sia in materia di documentazione da preparare che di restrizioni su ciò che può entrare o uscire da un Paese. La mancata osservazione delle restrizioni o della compilazione dei documenti in modo corretto, comporta quindi sanzioni, blocchi e allungamento dei tempi di consegna di una spedizione.
Ma che cos’è la dogana? La dogana è un ente preposto al controllo delle merci che attraversano sia in entrata (importazione) che in uscita (esportazione) i confini, anche quelli aerei e marini, di uno Stato. Il suo compito principale è quello di vigilare e controllare:
- Rispetto delle leggi valutarie (complesso di leggi che disciplinano i trasferimenti di denaro e altri titoli di credito da e per l’estero)
- Salvaguardia del patrimonio storico e artistico dello specifico territorio
- Osservanza delle norme igienico-sanitarie
Questi controlli di vario tipo avvengono attraverso la verifica delle merci in entrata e in uscita a cui vengono applicate delle imposte, i cosiddetti dazi doganali, che hanno l’obiettivo primario di proteggere la produzione locale di determinati prodotti e di aumentare le entrate fiscali del Paese.
Quindi, ogni merce che attraversa una dogana è soggetta al pagamento dell’imposta per essere sdoganata (liberata). Tuttavia, il corretto pagamento del dazio non è sinonimo di garanzia dello sdoganamento del pacco, in quanto alla verifica del tributo, delle tariffe e delle eventuali franchigie applicabili ad una spedizione, inevitabilmente si associano i controlli della merce stessa e della documentazione necessaria per il varco dei confini.
Questo controllo è ciò che solitamente blocca un pacco alla dogana, in quanto ogni dettaglio trascurato può rendere anomalo lo sdoganamento e, di conseguenza, portare al trattenimento della merce alla dogana.
Se una spedizione parte o è destinata, e quindi assoggettata, al controllo doganale e, di conseguenza, potrebbe subire rallentamenti a causa dei controlli e dei dazi. Esempi di Paesi extra UE sono:
- Canada
- Messico
- Puerto Rico
- Stati uniti d'America
- Rep. Dominicana
- Filippine
- Hong Kong
- India
- Malesia
- Singapore
- Tailandia
- Argentina
- Australia
- Colombia
- Corea del Sud
- Costa Rica
- Ecuador
- Giappone
- Taiwan
- Cina
Perché un pacco viene bloccato in dogana
A seguito dei controlli sia in entrata che in uscita di cui abbiamo già parlato, può capitare che lo sdoganamento del tuo pacco non abbia esito positivo e che l’autorità doganale non abbia rilasciato la bolla doganale (dichiarazione relativa alla destinazione della merce e prodotta all’autorità doganale al fine della liquidazione dei diritti doganali dovuti. Indica anche l’adempimento delle specifiche formalità legate a una determinata merce. È denominata anche DAU, Documento Amministrativo Unico) per il suo via libera.
I principali motivi per cui un pacco viene bloccato e trattenuto presso l’Autorità doganale sono:
- La documentazione di accompagnamento alla spedizione non è sufficiente, non è completa e conforme alle normative o poco chiara. Ogni merce deve infatti essere accompagnata dalla fattura commerciale e documentazioni che specifichino le caratteristiche della merce trasportata, il suo valore, il quantitativo e deve essere corredata da eventuali autorizzazioni per merci speciali e particolari, come per esempio: i certificati Cites per la tutela di flora e fauna e dei beni di interesse storico-artistico.
- La merce in entrata o in uscita potrebbe essere contraffatta. I controlli doganali sulla contraffazione nel corso degli anni sono diventati sempre più attenti e, qualora una dogana sospetti che l’oggetto di una spedizione sia una riproduzione o un’imitazione spacciata e venduta come originale, verrà fermata e assoggettata ad ulteriori controlli.
- Mancato pagamento dei dazi doganali e dichiarazione di un prezzo differente rispetto a quello effettivo.
- Il bene oggetto dello scambio rientra nelle liste dei beni e delle merci per cui vige il divieto o restrizioni di ingresso (o di uscita) dallo specifico Paese. Per esempio, in Italia non è consentito fare entrare merci come: animali senza il certificato sanitario emesso dal Paese di provenienza e la documentazione veterinaria; animali a rischio di estinzione, piante rare e coralli senza certificato Cites e/o autorizzazione del Paese di origine; zanne di elefante, manufatti in avorio, articoli realizzati con pelli di rettile senza certificato Cites; alcuni medicinali; prodotti contraffatti; beni culturali come le opere d’arte, salvo la presenza dell’apposita autorizzazione; esplosivi, armi da fuoco e liquidi infiammabili, se non presente idonea autorizzazione; sostanze stupefacenti; alcune tipologie di prodotti alimentari di origine animale e non regolati da una serie di limitazioni, o che potrebbero esporre a pericolo la salute pubblica. Se hai acquistato merci che rientrano in queste categorie, come capire se un pacco è fermo in dogana è abbastanza facile, probabilmente il pacco sarà bloccato.
Come capire se un pacco è fermo in dogana e cosa fare
Il controllo delle autorizzazioni sulle merci in entrata e in uscita in Italia è effettuato dall’Agenzia delle dogane. Tuttavia, non è questo organo doganale che si occupa dello sdoganamento di un pacco e della comunicazione di eventuali problematiche ad esso legate, infatti, per capire se un pacco è fermo in dogana, l’avviso ti arriverà attraverso Poste Italiane o attraverso l’azienda spedizioniera internazionale a cui è stata affidata la spedizione (per esempio DHL e UPS gestiscono direttamente lo sdoganamento).
Per capire se un pacco è fermo in dogana ci sono due opzioni:
- Mediante la comunicazione da parte del vettore, che può avvenire via email o via chiamata telefonica.
- Mediante il controllo dello stato della spedizione, grazie al codice di tracciamento.
In particolare il tracking della spedizione è il modo più efficace per sapere se il tuo pacco è fermo alla dogana. Grazie al numero di tracking number o tracking code, infatti puoi monitorare 24 ore su 24 lo stato di una spedizione e accorgerti immediatamente se qualcosa non è andato come dovere nella consegna del collo.
Attenzione però, se nello stato dell’ordine trovi stati “consegnato alla dogana”, ”trattenuto alla dogana” o “in lavorazione presso il centro scambi internazionale” non vuol dire che la spedizione è stata fermata alla dogana, ma significa semplicemente che il pacco è, o deve essere, sottoposto alle operazioni standard di sdoganamento da parte del vettore che si occupa della spedizione.
Le operazioni di sdoganamento possono impiegare fino ad un paio di giorni e, se lo stato della spedizione non cambia, e credi che il pacco possa essere stato bloccato alla dogana, la cosa da fare è chiamare Poste Italiane o un altro servizio di spedizioni internazionali che ha preso in carico il tuo pacco.
Aziende spedizioniere e Poste Italiane possono essere contattate tramite numero verde, oppure attraverso servizi al cliente come chat integrata nel sito web o contatto via social network. Se pensi che ci possano essere problemi con la spedizione quando contatti il vettore, è importante avere a portata di mano una serie di documenti che, con molta probabilità, ti verranno richiesti per darti le informazioni necessarie sul pacco e per risolvere le eventuali problematiche sorte con la tua spedizione. In particolare, dovrai inviare:
- Copia del documento d’identità in corso di validità
- Copia del codice fiscale o della partita Iva
- Copia della fattura o documento che attesti il pagamento di ciò che è stato acquistato e/o venduto
- Dichiarazione che attesta il valore di quanto contenuto nel pacco
- Dichiarazione in cui si attesta e descrive il contenuto del pacco
Una volta inviata questa documentazione, se al pacco non sono legate violazioni complesse, come: merce contraffatta o prodotti che violano le restrizioni sulle merci in entrata o in uscita, il pacco che stai aspettando riprenderà il suo tragitto verso il destinatario, anche se i tempi di espletamento delle pratiche burocratiche talvolta possono essere piuttosto lunghi.
Se il blocco in dogana è invece legato al mancato pagamento delle imposte doganali, dopo aver contattato il corriere, ti verrà spiegato come adempiere agli oneri e poter procedere così a ricevere il pacco. Solitamente, per il pagamento il vettore propone tre modalità di pagamento:
- Pagamento in contanti al corriere
- Pagamento tramite assegno al corriere
- Bonifico Sepa intestato all’azienda spedizioniera
Come evitare che un pacco venga fermato alla dogana
Per evitare che un pacco sia fermato alla dogana, possono essere adottati una serie di accorgimenti che possono aiutare nel prevenire l’insorgere di problemi. Ovviamente, non c’è garanzia che il pacco non sia bloccato alla dogana, ma con questi accorgimenti potrai ridurne i rischi, sia nel caso tu voglia acquistare merci dalla Cina (Paese con cui spesso insorgono problemi doganali, sia relativi alle merci che sul calcolo dei dazi doganali) e altri Paesi fuori dall’Unione Europea o che tu debba spedire un pacco internazionale, come un regalo ad un amico che vive in Australia.
La prima cosa da fare per evitare di preoccuparsi di come capire se un pacco è fermo in dogana, quando si è destinatari di una spedizione proveniente da Paesi extra-UE, è quella di accertarsi di aver comunicato correttamente i propri dati di invio (nome, cognome, indirizzo, numero civico ed eventuali dettagli come interno, piano, scala, CAP, città, provincia).
Inoltre, non avendo tu il controllo dei vari documenti di spedizione da compilare, verifica che il rivenditore da cui acquisti abbia una buona reputazione, magari controllando la presenza di recensioni che parlano di eventuali problemi avuti con le spedizioni.
Cerca anche di fare acquisti internazionali per oggetti piccoli, di poco peso e con un valore non troppo alto. Dalle statistiche sulle spedizioni e sull’operato doganale, emerge che il tasso di controlli su buste e di oggetti di poco valore è più basso e quindi, questo tipo di spedizioni sono meno bloccate alle dogane.
Se invece, sei il mittente di una spedizione che va al di là dei confini europei per ridurre i rischi del blocco doganale ed avere problemi con il destinatario:
- Metti in evidenza i dati del destinatario (nome, cognome, indirizzo, numero civico ed eventuali dettagli come interno, piano, scala, CAP, città, provincia) e aggiungi anche un recapito telefonico.
- Specifica in modo chiaro il contenuto del pacco
- Scrivi le informazioni sulla merce e compila correttamente tutti i documenti necessari alla
spedizione - Indica l’esatto valore della merce contenuta nel pacco
In conclusione
Quando si comprano, si vendono, o si inviano merci in territori non compresi nell’Unione Europea, le spedizioni possono complicarsi a causa dell’esistenza delle barriere doganali che regolano le merci in entrata e in uscita all’interno delle diverse nazioni, su base sia di tipologia di prodotto che di valore e imposte.
I controlli doganali, spesso e volentieri, portano a bloccare i pacchi e, come abbiamo visto nel corso dell’articolo, capire se un pacco è fermo in dogana è abbastanza semplice, così come è semplice fornire la documentazione necessaria allo sdoganamento.
Tuttavia, i tempi di sdoganamento sono lunghi, quindi come dice il detto: “è meglio prevenire che curare”, perciò adottare alcuni accorgimenti che possano ridurre il rischio di blocco doganale è sempre un’ottima soluzione.