Qual è la differenza tra porto franco e porto assegnato?
I termini porto franco e porto assegnato si usano nel mondo della logistica per aiutare i vettori a capire chi pagherà le spese di spedizione.
La differenza tra le due definizioni si riferisce esclusivamente al pagamento delle spese di trasporto.
Purtroppo, porto franco e porto assegnato non sono concetti intuitivi per i non addetti ai lavori, per cui vediamo insieme a cosa si riferiscono e quale fa al caso delle tue necessità di spedizione.
Cos'è la spedizione in contrassegno
Cos'è il porto franco
Il porto franco indica quel tipo di spedizioni in cui le spese sono a carico del mittente.
Se ci riferiamo alle spedizioni internazionali che utilizzano i termini Incoterms (contrazione di International Commercial Terms), la dicitura corretta per riferirsi a questa modalità di invio è "DDP" ossia Delivery Duty Paid.
Esempi di spedizione in porto franco, sono quelle in cui un venditore, un amico, un conoscente, si fa carico di organizzare e soprattutto saldare alla partenza, le tariffe di trasporto dovute al corriere.
Cos'è il porto assegnato
Il porto assegnato, a differenza del porto franco, indica quel tipo di spedizione in cui le tariffe di trasporto sono pagate dal destinatario al momento della consegna.
Non ci riferiamo quindi al "valore della merce" ma al solo costo di spedizione che viene riscosso dal corriere a titolo di pagamento per i propri servizi.
In questa tipologia di spedizione, non sono solo i costi ad essere in capo al destinatario, ma anche i rischi connessi al trasporto.
La terminologia Incoterms che si riferisce al porto assegnato è "EXW" ossia Ex Work.
Chi paga il trasporto?
La scelta tra una spedizione in porto franco e porto assegnato dipende esclusivamente dagli accordi presi tra mittente e destinatario.
È importante precisare che con questi termini, ci riferiamo solo ed esclusivamente al mondo della logistica e che spedire in porto franco non ha nulla a che vedere con la scelta di uno store di offrire le spedizioni gratuite.
Ad esempio, potresti decidere di vendere su eBay gli oggetti che non usi più e far pagare al momento dell'acquisto le spese per l'invio; per il corriere che prenderà in carico il tuo pacco, quella sarà ad ogni modo una spedizione in porto franco.
A meno che non si abbiano dei contratti in essere con le agenzie di spedizione, è insolito ricorrere alla spedizioni in porto assegnato.
Ma c'è una valida alternativa al porto assegnato: la spedizione in contrassegno.
Cos'è la spedizione in contrassegno
Questa terza via, indicata con la sigla "COD" (Cash On Delivery) nelle spedizioni internazionali, è ad ogni modo una spedizione a carico del destinatario.
Il mittente in questo caso autorizza il corriere ad incassare per suo conto una data cifra dal destinatario al momento della consegna.
Si possono quindi richiedere sia il pagamento del valore di quanto spedito, che quello delle tariffe di spedizione.
Una volta incassata la cifra, il corriere o l'agenzia di spedizione, avrà cura di rimborsare al mittente l'importo esatto riscosso, dietro pagamento di un contributo per le spese di incasso.
Quanto paga il destinatario
Con Spedire.com, il totale richiesto dal corriere per gestire l'incasso di una spedizione in contrassegno, dipende dalla velocità di rimborso desiderata: se non hai fretta, il costo è di 2,99 euro e l'incasso da parte tua arriverà in 25 giorni lavorativi, mentre se hai bisogno della rimessa rapida (addebito in 10 giorni dall'incasso), le spese diventano a 10,89 euro.
La spedizione in contrassegno ti permette quindi di lasciare che a pagare le spese di trasporto sia il destinatario, mantenendo però la decisione ed il controllo su come, quando e a chi affidare il tuo pacco.
La differenza tra porto franco e porto assegnato è una questione che interessa esclusivamente il trasportatore; se dovessimo spostare l'attenzione su te, mittente o destinatario a seconda del caso, è più interessante parlare di spedizione ordinaria o spedizione in contrassegno.
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